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Morto Sergio Zavoli, il legame con le Marche: dalla laurea a Urbino a Marotta

Marotta
Marotta - Foto di Enrico Morbidelli

Il mondo del giornalismo italiano è in lutto. È morto Sergio Zavoli. Aveva 96 anni. Era stato, oltre che giornalista, anche ex parlamentare, presidente Rai, autore e conduttore. Era nato a Ravenna nel 1923 e nel 1947 era entrato in Rai come giornalista radiofonico. Passando alla tv nel 1968. È stato un grande giornalista, oltre che un grande uomo, che ha saputo appassionare con le sue parole, i suoi racconti, la sua verve. Romagnolo di nascita, forse non tutti conoscono il suo legame con le Marche.

Urbino
Urbino

La laurea ad honorem all’università di Urbino

Sergio Zavoli era legato alle Marche e in particolare all’Università di Urbino. Il 9 maggio del 1986 aveva ricevuto la laurea ad honorem in Lettere. Che lui ricordava con affetto.

La mia prima attenzione alla storia di questa Università non nacque – sarebbe stata una ben tardiva e solo sentimentale ragione – quando, essendomi stata conferita dall’Ateneo urbinate una laurea ad honorem, avrei potuto semplicemente farmi guidare dalla riconoscenza. Del resto, chi avesse assistito a quella cerimonia – presieduta dal Rettore Carlo Bo alla presenza del Ministro della Pubblica Istruzione, signora Franca Falcucci, e di una bella rappresentanza del corpo accademico – saprebbe come fu spoglia d’ogni genere, diciamo, di paludamenti. Ministro e docenti, in piedi, battevano le mani, io mi avvicinai allo scranno per ricevere il diploma, e alle mie spalle si levò il cortese applauso dell’Aula Magna. Nel pubblico c’erano anche Federico e Giulietta Fellini […] Legai quel giorno, in cuor mio, all’amicizia di Federico e di Carlo, due esempi di come l’intelletto può esprimersi nel cinema e nella letteratura obbedendo a una sorta di necessità, come il demone socratico, che non avrei più visto così laica e spirituale insieme

L’Università di Urbino ha anche consegnato a Zavoli il Sigillo di Ateneo. L’occasione è stata la cerimonia di intitolazione del Campus scientifico ad Enrico Mattei.

Nel 2011, invece, celebre il suo intervento per la Commemorazione di Carlo Bo nel centenario della sua nascita al Senato della Repubblica.

Voglio ricordare che a Carlo Bo si deve un magistero dal quale promana anche la qualità non solo riflessa dell’Ateneo di Urbino.

Morto Sergio Zavoli, il ricordo del rettore di Urbino

Dopo l’annuncio della sua morte, il Rettore dell’Università di Urbino, Vilberto Stocchi, lo ricorda con queste parole.

L’Università di Urbino si unisce al cordoglio per la morte di Sergio Zavoli. Zavoli ha incarnato nella sua lunga carriera l’impegno e la dedizione per la ricerca della verità, un insegnamento per tanti giovani, studenti e studentesse del nostro e di tutti gli Atenei.

Marotta, la Berlino dell’Adriatico

E come ricorda Malarupta nel dare il triste annuncio della sua morte, era stato Sergio Zavoli a definire Marotta come la Berlino dell’Adriatico. Fino a poco tempo fa, infatti, la città in provincia di Pesaro che si affaccia sul Mar Adriatico era divisa in tre comuni. E due Diocesi. Le due Diocesi diverse, Fano e Senigallia, rimangono. Ma dopo una lunga battaglia, una marcia a piedi verso Roma, manifestazioni di piazza e due referendum, è stata sancita l’Unificazione di Marotta. Ed è stato abbattuto l’immaginario muro che separava Marotta di Mondolfo da Marotta di Fano. Unificando di fatto la città sotto un’unica amministrazione, quella mondolfese.

Sergio Zavoli negli anni Sessanta si era interessato alla situazione di Marotta, sostenendo la battaglia per l’unificazione, insieme al collega Nando Martellini.

Il documentario dedicato a Enrico Mattei

Sergio Zavoli aveva dedicato alla figura di Enrico Mattei un documentario in suo ricordo. Era il 1968 quando il giornalista decise di raccontare la storia di questo grande personaggio marchigiano. Imprenditore, partigiano, politico e dirigente pubblico italiano, era nato ad Acqualagna il 29 aprile del 1906. Il giornalista lo aveva ricordato con le parole delle persone che lo avevano affiancato nella vita e nel lavoro, oltre che con le sue stesse parole.