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MITI: Il Museo dell’Innovazione e della Tecnica Industriale nelle Marche

News Partner 8 mesi fa
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Il MITI – Museo dell’Innovazione e della Tecnica Industriale, è ospitato all’interno delle Officine Storiche dell’Istituto Industriale “Montani” di Fermo, nelle Marche.

Nasce grazie ad un ambizioso progetto di ristrutturazione delle officine, costato alla Regione oltre 3 miliardi di euro, per valorizzare i materiali originali e gli spazi originari al massimo.

Il Museo è uno dei punti turistici più attrattivi insieme la famosa “Piazza del popolo”, le cisterne romane ed i palazzi arcivescovili e celebra l’innovazione industriale.

Celebrare l’innovazione. Da sempre lo sviluppo tecnologico affascina le società moderne

In un mondo che va sempre più veloce, la Scienza e la Tecnica sono i cardini della nostra società e stanno invadendo con prepotenza ogni ambito.

Da sempre gli esseri umani della società moderna-contemporanea hanno celebrato l’innovazione ed il progresso tecnologico, dedicandogli sforzi notevoli, in ogni campo di applicazione.

Lo sviluppo tecnologico ha infatti interessato soprattutto la produzione industriale di beni di largo consumo, ma anche altri settori, come quello dell’intrattenimento. Il largo uso che facciamo di algoritmi al giorno d’oggi è impressionante:  per aiutarci in qualsivoglia ricerca quotidiana, dall’anima gemella, all’acquisto del prodotto più adatto alle nostre esigenze e per finire ai suggerimenti del film da guardare in compagnia, magari di quell’ “anima gemella”, già “pescata” nel mare di contenuti digitali, grazie ad un tool basato su algoritmi.

Software, applicazioni, Intelligenza artificiale e robotica, questi alcuni esempi della tecnologia, che sta stravolgendo il mondo e ha ntenzione di stravolgerlo ancora, nel prossimo futuro.

Ovviamente quando pensiamo alla Tecnica, pensiamo alla progettazione di apparecchi e motori industriali, ma possiamo estendere il concetto anche ai passi avanti del “digital”, che soprattutto grazie all’ AI, sta rivoluzionando il Web. Lo sviluppo del digitale sta infatti interessando anche l’industria dell’intrattenimento, come quello dei social, dei film e dei videogame. I giochi tradizionali sono ormai scomparsi e l’utenza si è spostata online. Pensiamo ai giochi ormai digitalizzati, come quelli di Betway Casino o quelli appartenenti alle grandi software house, come Call of Duty, che ha delle versioni per i dispositivi mobile

Visitare il Museo ed il territorio di Fermo

Il territorio marchigiano si riempie di turisti in estate, complici le vacanze estive e gli eventi, numerosi, organizzati ogni anno nella regione.

Sono tanti i luoghi e le festività da non perdere, sia per gli amanti delle tradizioni, sia per coloro che guardano avanti al futuro. Il territorio fermano è sicuramente fra i più ricchi e in questo bellissimo capoluogo di provincia folklore, tradizione e futuro si intrecciano.

Il MITI è sicuramente un punto di attrazione turistica per coloro che vogliono scoprire la storia dell’Istituto Montani di Fermo e dell’innovazione industriale passata da quelle mura. Un incontro fra il passato e la scienza, che da sempre guarda al futuro.

Come si legge dal sito ufficiale, l’intento è quello di concepire “Un Museo attivo,  che fa capire come l’innovazione sia generata dalla combinazione di quattro componenti principali: saper fare con le mani, saper fare con il cervello, che nasce dalla conoscenza e dall’esperienza”.

Il percorso espositivo si suddivide in 6 sale sviluppandosi a partire da questo assunto. La sala 1, dedicata all’innovazione, intesa come “sviluppo della tecnica”, quel ramo di applicazione della Scienza più teorica, si divide in “saper fare con le mani” e “saper fare con il cervello”, sottolineando l’importanza del giusto mindset per la creazione di manufatti. Senza il cervello infatti l’uomo non può creare, non può concepire. Il percorso prosegue nella sala due, dedicata interamente alla fabbrica e alle sue peculiarità.

La sala numero 3 è invece dedicata alla storia del Montani e all’ archeologia industriale di cui questo museo è testimone. La genesi del progetto nasce infatti dalla volontà di mantenimento dei pezzi originari.

Nella Sala 4 si entra nel vivo della storia di questo posto, nel cuore pulsante della scoperta. Si potranno infatti ammirare gli oggetti storici conservati, utilizzati da chimici e fisici fra fine Ottocento e Metà Novecento, come l’Oscillografo a Specchio Rotante per la misura della corrente elettrica. La penultima stanza è dedicata all’interazione, per questo molto frequentata dalle scuole.

“Il MITI è pensato come un museo in continuo divenire cosi come sono la ricerca e la storia scientifico-tecnologica dell’uomo, questa sala risponde a tali esigenze e racchiude le nuove tecnologie e le nuove acquisizioni date dalla ricerca dell’uomo e dalla conoscenza spesso unito alla creatività”.

Uno dei fulcri principali lascia quindi spazio alla manipolazione degli oggetti antichi da parte del pubblico, per comprendere meglio le scoperte ed al confronto fra personale del museo e visitatori.

Infine l’ultima sala, quella di chiusura guarda al “Futuro” e viene dedicata a quelle scoperte non ancora applicabili alla vita di tutti i giorni e a quelle scoperte che scoperte non sono, poiché non ancora avvenute “del tutto”.

Questa stanza mette in connessione il vecchio ed il nuovo, ricordando l’importanza della sperimentazione costante, come mezzo di miglioramento dei prototipi.

Il MITI si trova in via Padre Serafino Marchionni, 3 a Fermo e offre anche esposizioni straordinarie di tanto in tanto. Visitabile tutti i giorni dalle 9,00 alle 19,30 è un’esperienza coinvolgente ed immersiva.