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Coronavirus, DPCM 24 ottobre 2020: cosa cambia per ristorazione, parchi e giardini pubblici

DPCM 24 ottobre 2020
Foto: @Pixabay

Il nuovo DPCM del 24 ottobre 2020 instaura nuove misure anti Coronavirus che saranno in vigore fino al 24 novembre (salvo ulteriori disposizioni). Nella giornata di oggi è stato firmato il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che inasprisce ancora di più le norme anti diffusione Covid-19 (per questo motivo lo potreste trovare indicato anche come DPCM 25 ottobre 2020, ma è sempre lo stesso). Queste misure entreranno in vigore a partire dalla mezzanotte di stasera, quindi vuol dire che saranno attive dal 26 ottobre 2020. Andiamo dunque a vedere cosa cambia.

Essendo che questo DPCM va nuovamente a limitare l’attività del settore della ristorazione, di palestre e di piscine, ecco che in una conferenza stampa il premier Giuseppe Conte ha rassicurato coloro che verranno penalizzati da tali chiusure che sono già pronti gli indennizzi. A quanto sembra, come in precedenza, tali indennizzi arriveranno tramite bonifico bancario sui conti correnti direttamente, provenienti dall’Agenzia delle Entrate. Inoltre è stata sia confermata la cassa integrazione che cancellata la seconda rata dell’Imu.

Vi ricordiamo, poi, che a causa delle norme anti Covid-19, molti manifestazioni e eventi pubblici sono stati annullati anche nelle Marche.

Bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie

Tutte le attività di ristorazione, ivi inclusi bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie potranno rimanere aperti solo dalle 5 alle 18. Dopo le ore 18 sarà vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, mentre è consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e altre strutture ricettive, ma solo per i clienti che alloggiano nei medesimi. Nel weekend i servizi della ristorazione potranno rimanere aperti, sempre con le stesse limitazioni d’orario.

Durante gli orari permessi per le aperture, a ogni tavolo potranno essere sedute massimo quattro persone (l’unica eccezione è rappresentata dai conviventi).

Rimangono consentite sempre le consegne a domicilio e i servizi di asporto entro le ore 24, ma con divieto di consumare sul posto o vicino ai locali.

I locali pubblici e aperti al pubblico (inclusi gli esercizi commerciali), dovranno esporre all’ingresso un cartello che indichi il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale, basandosi su protocolli e linee guida in vigore.

Accesso a parchi, ville e giardini pubblici

L’accesso a parchi, ville e giardini pubblici è consentito, ma rispettando i divieti di assembramento e la distanza di sicurezza interpersonale d almeno un metro.

Accesso ai luoghi di culto

Rimane consentito l’accesso ai luoghi di culto, ma evitando gli assembramenti e garantendo la distanza di sicurezza di almeno un metro.

Spostamenti

E’ fortemente raccomandato a tutte le persone di evitare di spostarsi il più possibile con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per:

  • esigenze lavorative
  • esigenze di studio
  • motivi di salute
  • situazioni di necessità
  • svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi

Vietate le feste

Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso o all’aperto, comprese quelle relative a cerimonie civili e religiose. Per quanto concerne le abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza.

Chiusi cinema e teatri

Sono sospesi gli spettacoli con pubblico nelle sale teatrali, sale da concerto, cinema e in altri spazi anche all’aperto.

Cosa cambia per le scuole?

L’attività didattica ed educativa di nidi, materne, elementari e medie proseguirà a svolgersi in presenza. Per le superiori, invece, bisognerà adottare la DAD (Didattica a distanza) per almeno il 75% delle attività, modulando opportunamente la gestione degli orari di ingresso e uscita degli studenti.

Bloccate le attività di piscine, palestre e centri sportivi

Sono sospese tutte le attività di:

  • palestre
  • piscine
  • centri natatori
  • centri benessere
  • terme

Sono esclusi da tale chiusura i centri con presidio sanitario obbligatorio, quelli che erogano prestazioni inerenti i livelli essenziali di assistenza, i centri culturali, sociali e ricreativi.

Sono consentite, invece, le attività sportive di base e motoria all’aperto presso centri e circoli sportivi, sia pubblici che privati, ma rispettando le norme di distanziamento sociale e evitando gli assembramenti.

Sale giochi, scommesse, bingo e casinò

Sono anche sospese le attività per sale giochi, sale scommesse, bingo e casinò.