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Carnevale Fano: storia e origini del Carnevale più antico d’Italia

Carnevale Fano, grandi Corsi mascherati
Foto: @Patrizia Chimera

Carnevale Fano, il Carnevale più antico d’Italia: la città di Fano vanta uno dei Carnevali più importanti e famosi della penisola. Una storia e un’origine antichissime, ricca di fascino e tradizioni che ancora oggi vengono riproposte in ogni edizione (pur se con qualche ammodernamento dovuto alle maggiori norme di sicurezza presenti oggi).

Carnevale Fano: storia e origini

La storia del Carnevale di Fano viene documentata sin dal 1347, anno in cui si hanno le prime testimonianze scritte di questa festa. Tale documento viene conservato con cura presso la Sezione dell’Archivio di Stato di Fano. Sin da quei primi tempi, il Carnevale di Fano ha assunto una sua propria caratterizzazione, tale da distinguerlo da tutte le altre manifestazioni carnascialesce italiane Ecco che allora nel 1871 venne creato uno specifico comitato dedicato all’organizzazione dell’evento.

Ma facciamo un passo indietro. Nel 1450, lo Statuto voluto dai Malatesta scrisse nero su bianco che bisognava festeggiare il Carnevale. Successive testimonianze del 1765, oltre alla corrida con il proco, tiri al bersaglio e corse ai palii, citando già il Getto, una delle caratteristiche peculiari del Carnevale di Fano. Passiamo ora al 1872: un manifesto avvisa la cittadinanza della creazione della Società della Fortuna, antenata dell’attuale Ente Carnevalesca.

Quindi a Fano non si parla solamente di un Carnevale antichissimo, ma anche di un’organizzazione che ha avuto decenni e decenni per consolidarsi e affinarsi. Un Carnevale codificato con tantissime tradizioni: il rogo del “Pupo”, i grandi corsi mascherati, gli spettacoli, la musica e il Getto di quintali di dolciumi e cioccolato sono solo alcuni degli eventi che caratterizzano il Carnevale di Fano.

Il ricco Getto del Carnevale Fano

Una delle tradizioni più affascinanti del Carnevale di Fano è il Getto. Si tratta del classico lancio di dolciumi e cioccolatini. In realtà in molti carnevali in tutta Italia si ha il lancio di dolciumi dai carri, ma a Fano raggiungiamo proporzioni epiche: si parla di quintali e quintali di caramelle e cioccolatini che letteralmente piovono in testa agli spettatori assiepati lungo il percorso dei corsi mascherati.

Nel corso degli anni il Getto è stato leggermente modificato. Fino a qualche tempo fa, per poter raccogliere quanti più dolciumi possibili, gli spettatori si munivano di ombrelli: aperti al contrario permettevano di afferrare tantissimi dolci. Per motivi di sicurezza (traduci con: ombrelli conficcati negli occhi dei vicini e incidenti del genere), però, adesso non è più permesso portare con sé gli ombrelli durante il Getto. Gli ombrelli sono stati sostituiti da coni in cartone che vengono forniti (a pagamento) dagli organizzatori del Carnevale, all’ingresso della manifestazione.

Carnevale Fano: la nascita della Musica Arabita

Altra caratteristica del Carnevale di Fano è la Musica Arabita. Quella che possiamo ascoltare ancora adesso risale al 1921: alcuni cittadini decisero di ripristinare le antiche tradizioni. Queste tradizioni risalgono alla fine dell’Ottocento. All’epoca a Fano vivevano due fazioni: da una parte c’erano i nobili e i ricchi proprietari terrieri, dall’altra gli operai e i marinai. Nelle serate di festa i nobili ascoltavano opere e musiche di pianoforte, arpa e violino. Il volgo, invece, era escluso da tali divertimenti. Inoltre al popolo quella musica troppo delicata non piaceva granché.

Così nacque la “Bidonata”: si trattava di complessi che facevano musica usando pentole e barattoli. Questi musicisti improvvisati volevano prendere in giro gli strumenti e la musica dei nobili. Fu qui che nacquero strumenti come i cembali di latta, i corni e cornette di tubi di ferro e i violini a sonagliera. Questi musicisti, però, sparirono uno dopo l’altro col passare del tempo. Almeno fino al 1921, quando alcuni giovani decisero di dare nuova vita a questa tradizione. Dopo un inizio incerto, la tradizione prese piede, diffondendosi in tutta Italia e non solo.

Nacque così la Musica Arabita, la quale si arricchì con nuovi strumenti ed elementi. Oltre al Carnevale di Fano, il complesso della Musica Arabita cominciò a suonare anche in altre feste e sagre.

El Vulòn, la maschera del Carnevale Fano

La maschera tradizionale del Carnevale di Fano, sin dal 1951, è chiamata El Vulon (o El Vulòn o El Pup). L’idea venne a Rino Fucci, pittore e dirigente della Società Carnescalesca: si ispirò a un personaggio inventato secoli prima e ancora presente nella fantasia popolare. E’ una maschera che rappresenta una caricatura dei personaggi più famosi del momento, sia a livello locale che a livello nazionale e internazionale.

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