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Mostre 2024 nelle Marche: da Ligabue a Barocci fino al Futurismo

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L’estate è alle porte e le mostre nelle città delle Marche cominciano a fiorire! Il 2023 sarà ricchissimo di appuntamenti dedicati all’arte, tra contemporaneo e fotografia, passando per i fasti del Rinascimento. Scopriamo cosa ci rivela l’estate in fatto d’arte nelle Marche con il nostro #spiegonemostre!

Mostre 2024 ad Ancona

Mole Vanvitelliana

Dal futurismo all’Informale, capolavori nascosti nelle collezioni del Mart (fino al 1° aprile 2024)

Un grande progetto espositivo in collaborazione tra la Mole Vanvitelliana e il Mart di Rovereto, ideata da Vittorio Sgarbi. 36 dipinti che comprendono alcuni tra i momenti di maggiore importanza nell’arte del Novecento, dal Futurismo all’Informale, passando per il Realismo Magico, la Metafisica e l’Astrattismo.

La mostra si svolge nella Sala delle Polveri, appena aperta al pubblico. Nell’attigua Sala Vanvitelli si volgerà un’esposizione delle opere provenienti dalla Pinacoteca civica Francesco Podesti, alcune delle quali inedite. Sarà possibile visitare entrambe le mostre con lo stesso biglietto.

Palazzo Bisaccioni

Virna Lisi. Diva e antidiva (fino al 5 maggio 2024)

A Jesi, città natale di Virna Lisi, una grande mostra racconta la vita e la carriera di una delle più importanti attrici italiane del Dopoguerra, con materiali inediti ottenuti grazie al Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale e alla Fondazione Virna Lisi.

Il titolo si rifà proprio ai due lati dell’attrice portati in mostra: da un lato la bellezza sfolgorante della diva, dall’altro la vita privata, la famiglia e la sua indole schiva e riservata. Il percorso si snoda in ordine cronologico, dagli esordi negli anni Cinquanta ai successi degli anni Sessanta e Settanta fino alla maturità artistica.

Mostre 2024 a Urbino

Palazzo Ducale di Urbino

L’altra collezione. Storie e opere dai depositi della Galleria Nazionale delle Marche (fino al 5 maggio 2024)

In occasione di Pesaro Capitale della Cultura 2024, la Galleria Nazionale delle Marche si rinnova e mostra i capolavori dei suoi depositi, alcuni dei quali mai esposti prima. All’interno del percorso espositivo sarà anche possibile visitare un’ampia porzione del Piano Nobile restaurata e tornata a mostrarsi al pubblico.

Federico Barocci. Urbino, 1535-1612 (dal 23 giugno al’8 ottobre 2024)

Una mostra che conclude idealmente il percorso conoscitivo del Rinascimento urbinate e introduce alla stagione del Barocco, attraverso la delicata pittura di Federico Barocci. Nonostante la volontà di non lasciare Urbino per i grandi centri dell’arte italiana, Barocci si impose comunque come uno dei massimi artisti della sua epoca, erede del classicismo di Raffaello e attento osservatore dell’opera di Tiziano e Correggio.

Fermignano 

Marco Santoro. Il Corpo e la Carne (fino al 31 marzo)

Marco Santoro, un artista originario della Puglia, esplora il tema del corpo e della carne attraverso la sua arte, esponendo nella Sala Bramante di Fermignano. Ispirato dal Romanticismo, Impressionismo ed Espressionismo, Santoro utilizza materiali e tecniche varie per rappresentare paesaggi naturali e figure umane, soprattutto femminili.

La sua opera enfatizza la profondità interiore e la vitalità delle figure femminili, le cui forme sono esposte con fierezza e orgoglio, trasmettendo un senso di emancipazione e autenticità. Santoro vede la donna come simbolo di abbondanza, grandezza e fertilità, evocando il mito della Grande Madre Terra. La sua pittura si adatta alla rappresentazione sia della fisicità carnale che della spiritualità del corpo, invitando gli spettatori a riflettere sulla potenza creativa e sulla saggezza spirituale incarnata nella figura femminile.

Mostre 2024 a Fermo

Palazzo dei Priori

Spiriti selvaggi. Antonio Ligabue e l’eterna caccia (fino al 5 maggio 2024)

Una grande mostra dedicata al genio naif di Gualtieri, con oltre 40 opere, di cui due inedite. Il curatore, Vittorio Sgarbi racconta così l’arte di Ligabue: “Antonio Ligabue è più che un pittore e più che un artista. Ne esonda i confini, non rappresenta, non illustra, non ritrae ma prolunga la vita nella pittura. Ligabue descrive un mondo; non ha altro interesse. Non c’è favola: c’è rabbia, c’è sofferenza, c’è esaltazione.

Giuseppe Pende. Realtà, sogno e visione (fino al 5 maggio 2024)

In concomitanza con la mostra su Ligabue, Palazzo dei Priori ospita anche una mostra sul fermano Giuseppe Pende, sempre sotto la curatela di Sgarbi e Marzio Dall’Acqua. Oltre 40 dipinti raccontano la poetica artistica di Pende, pittore sospeso tra innovazione e tradizione, spesso in fuga verso l’immaginario.

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